IMBA (International Mountain Bicycling Association) EU Meeting 1


 

 

Lo scorso week end SingleTrack Torino è andato in trasferta in Svizzera, più precisamente a Zurigo per il meeting europeo dell’IMBA.

Per chi non la conoscesse l’IMBA (International Mountain Bicycling Association) è un’associazione non governativa con sede a Boulder in Colorado. Per descriverla in breve basti dire che è l’equivalente per la mountain bike del CAI per l’alpinismo.

Alcuni numeri: IMBA vanta oltre 80 mila iscritti nel mondo, oltre 650 club ciclistici e 150 partner. Nel 2010 ha speso 3,5 milioni di dollari in progetti legati ai sentieri ed alla mountain bike.

Un’associazione davvero seria che nel 2010 ha utilizzato solo il 3% delle donazioni per sostenere il proprio staff ed ha reinvestito il 9% per operazioni di fund raising. Tutto il restante 88%  è stato direttamente utilizzato nei propri progetti.

IMBA è supportata da Sram, Trek, Specialized, Subaru, Shimano, Cannondale, Gt e molti altri marchi del settore.

Fondamentale il sostegno di SRAM con il suo Sram Cycling Fund. Un fondo creato nel 2008 da Sram per sostenere quelle organizzazioni e quei progetti volti a creare o potenziare infrastrutture, sicurezza ed accessibilità per i ciclisti.

Questo fondo sostiene in parte IMBA con i suoi 2 milioni di dollari l’anno reinvestiti per un mondo ciclisticamente migliore.

Raggiungere Uto Kulm

Il venerdì sera arrivo al piccolo parcheggio fuori Zurigo dal quale parte il sentiero che porta al monte Uetliberg, una splendida collina che si affaccia su Zurigo alla quale si accede solo a piedi, in bici o con un piccolo treno (una versione Svizzera di come potrebbe essere Superga).

Parcheggio l’auto, mi cambio le scarpe, indosso lo zaino e parto in bici per lo stretto sentierino nel verde. A casa prima della partenza non ero riuscito a studiare bene la strada così davanti ad una serie di cartelli rigorosamente in tedesco utilizzo la tecnica del “finché sale va bene, tanto devo andare fino in cima”.

L’aria è fresca e il cielo plumbeo mi ricorda che è meglio non sbagliare bivio. Dopo una mezz’ora di strade bianche immerse nel verde che ora si avvicinano e ora si allontanano dai binari sono quasi arrivato in cima alla collina. Iniziano a cadere le prime gocce mentre entro nella reception dell’hotel.

Tempo di cambiarsi ed è ora di incontrare gli altri partecipanti al meeting. Rappresnetati di varie organizzazioni e club di mezza Europa: Spagna, Grecia, Inghilterra, Norvegia, Svizzera, Germania, Francia, Svezia, Portogallo, Repubblica Ceca e Danimarca.

Partecipano inoltre al meeting alcuni trail builder professionisti (gente che prepara i CrankWorx per capirci…) i rappresentati di Trek, Cycling Sports Group (GT, Cannondale, Schwinn, Mongoose e Sugoi) ed ovviamente lo staff americano di IMBA fra cui il presidente Mike Van Abel.

Sram (colosso che include per chi non lo sapesse anche RockShox, Avid, Truvativ e Zipp) ha invece seriamente dimostrato il proprio interesse per l’IMBA presentandosi con Dirk Belling l’European Marketing and Communications Manager e niente meno di David Zimberoff il Global Marketing Director di SRAM.

Il meeting

E’ con la giornata di sabato che si entra nel vivo del programma iniziando con la presentazione di quelli che sono i valori sui quali si fonda IMBA ovvero: speak, build, respect and ride.

Speak: IMBA si prefigge l’obiettivo si fare da tramite fra i biker, la comunità locale, i proprietari dei terreni e lo stato per promuovere il ciclismo e le infrastrutture necessarie per praticarlo. Creazione di pump-track per attrarre i biker più giovani, bike park, sentieri e molto altro.

Build: secondo stadio è quindi la creazione delle strutture. IMBA Trail Foundation fornisce consulenze per la creazione di tutte quelle strutture sopra citate.

Respect: sia il rispetto dell’ambiente e della natura che delle regole. E’ fondamentale creare nuovi sentieri solo dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni degli enti o dei proprietari dei terreni interessati. IMBA non sostiene in alcun modo i sentieri “illegali” (ovvero realizzati senza autorizzazione del parco ad esempio) che negli USA vengono demoliti quando scoperti dai ranger.

Ride: dopo tanto lavoro è ora di godere dei risultati e salire in sella!

L’obiettivo di IMBA va quindi ben oltre il semplice andare in bici: promuove il ciclismo per coinvolgere i giovani in maniera sana, promuove lo sport come un miglioramento della salute pubblica e il rispetto dell’ambiente naturale nel quale si pratica la mountain bike. IMBA vuole preservare la natura per le generazioni future in modo che possano anche loro beneficiare delle sensazioni che si provano percorrendo uno splendido single track fra gli alberi in un bosco.

Fino ad oggi IMBA è stata una realtà prettamente nord americana nonostante nel suo nome porti la parola International. Con il meeting tenutosi a Zurigo si è vista la nascita ufficiale di IMBA EU con i suoi legali rappresentanti che avranno l’arduo compito di organizzare e coordinare le diverse realtà dei singoli paesi europei.

Si è discusso del ruolo che IMBA EU dovrà ricoprire e si sono gettate le basi per creare un ufficio che possa coordinare i vari paesi ed assumere un lobbista a Bruxelles per far sì che i mounatin biker europei abbiano una voce al parlamento europeo (fondamentale per poter accedere ai fondi comunitari per progetti socialmente utili legati alla mountain bike).

Progetti molto ambiziosi quindi volti ad avere una voce più forte non solo nei singoli paesi ma anche a livello europeo.

Allora che ne dite, vi piacerebbe avere IMBA anche in Italia?

 

Ps. domenica mattina un giretto in bici sono riuscito a farlo e il posto è favoloso.  😉 Se voleste organizzarvi un week end da favola qui trovate le info per i sentieri.

 

 


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